Da quest’anno non si paga più la TASI, l’imposta sui servizi indivisibili, che è stata abolita con la Legge di Bilancio 2020 che ha, a sua volta, istituito la cosiddetta “Nuova IMU” a sostituzione della precedente IMU e TASI.
In generale sono obbligati a versare la nuova IMU tutti i contribuenti titolari di fabbricati ed aree edificabili, sono esonerati dal prelievo gli immobili adibiti ad abitazione principale e le relative pertinenze, tranne quelli di lusso, ville e castelli (Categorie Catastali A/1, A/8 e A/9).
Nell’ambito delle misure di carattere economico per contenere i disagi dell’emergenza sanitaria, per il corrente anno non è dovuta la prima rata dell’IMU per gli immobili degli stabilimenti termali e gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Il versamento dell’imposta dovuta, utilizzando il Modello F24, va effettuato in due rate di pari importo, la prima con scadenza al 16 giugno e la seconda con scadenza il 16 dicembre o se si vuole, è possibile provvedere al versamento in un’unica soluzione annuale entro il 16 giugno.
La prima rata del 2020 deve essere calcolata sulla base di quanto è stato pagato per il 2019, ed è pari alla metà di quanto versato in totale a titolo di Imu e Tasi per lo scorso anno. Quindi, per versare l’acconto di giugno, si deve sommare quello che è stato pagato per IMU e TASI nel 2019 e versare il 50% di tale importo complessivo.
Il saldo dovrà essere pagato entro il 16 dicembre 2020, a conguaglio di quanto dovuto per l’intero anno, facendo riferimento alle aliquote per il 2020, che nel frattempo saranno state deliberate dal Consiglio Comunale, adeguatamente pubblicate e comunicate dall’Amministrazione Comunale, e sottraendo quanto già versato a titolo di acconto.